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🐧 Domani 28 ottobre c'è la giornata italiana di Linux e del software libero, e alcuni membri del nostro staff faranno una presentazione

Il Linux Day, distribuito su tutto il suolo italiano a fine ottobre, si
pone come un momento d'incontro per sensibilizzare sulla filosofia del
software libero e altre tematiche affini. Seguiteci in presenza o
online!

🔸 "Come diventare i padroni del PC: introduzione completa al free software" a Bergamo presentata da Amreo (link)
🔹 "Se non lo puoi riparare non è tuo" a Bolzano da remoto presentata da @M0ka_0 (link)
🔸 "La libertà non è mai stata così cubettosa" a Signa presentata da @Zughy (link)
🔹 "Il Web v2.5" a Arona presentato da @qyd0ro (link)

#Attivismo #SoftwareLibero #Evento
@EticaDigitale
🇮🇹 Il Ministero dell'Istruzione passerà a mail Microsoft

Il Ministero ha annunciato che da questo mese inizierà la migrazione a indirizzi di posta Outlook, il servizio di corrispondenza elettronica di Microsoft.

Microsoft, in quanto compagnia statunitense, non è in grado di tutelare la privacy dell'utente (in questo caso docenti e personale ATA) come invece richiesto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD, o GDPR in inglese); ciò mette la corrispondenza di un Ministero nelle mani di uno Stato terzo, noto per le sue politiche sulla sorveglianza di massa. Tale cosa è permessa grazie all'accordo di luglio tra UE e USA che tratta gli Stati Uniti come eccezione alla regola - accordo che ha già ricevuto vari ricorsi

https://pillole.graffio.org/pillole/mim-migrazione-della-posta-su-microsoft

#Notizia #Politica #Sorveglianza #Privacy
@EticaDigitale
🇬🇧 La polizia britannica ha chiesto aiuto con un messaggio su Twitter X per identificare lɜ manifestanti, pubblicando anche le loro foto incensurate

https://web.archive.org/web/20231113021450/https://twitter.com/metpoliceuk/status/1723462648577081629

#Notizia #Politica #Sorveglianza #Privacy
@EticaDigitale
🇫🇮 La compagnia finlandese che allena le IA con le persone in carcere

Se l'inglese come lingua franca è molto diffusa, permettendo di allenare IA inglesi in gran parte del mondo (anche a costi irrisori in condizioni di sfruttamento), non è lo stesso per lingue come il finlandese: è per questo che la compagnia finlandese Metroc allena il suo modello linguistico tra le carceri del Paese.

Da un lato c'è chi ritiene questo lavoro (€1,54 all'ora) uno fra tanti che offre il carcere, che non sfrutta gente nel terzo mondo (vedasi OpenAI in Kenia) e che permette di mantenere vivo il patrimonio linguistico-culturale, senza lasciare il predominio linguistico ed economico all'inglese.

Dall'altro c'è invece chi critica come Metroc faccia milioni sottopagando carceratɜ, temendo che la mancanza di freni possa portare a far fare loro lavori del clic provanti, come l'esposizione a immagini disturbanti per etichettarle (vedasi Facebook, sempre in Kenia)

https://www.wired.com/story/prisoners-training-ai-finland/

#Riflessione #Lavoro
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🇪🇺 Le aziende tecnologiche hanno speso 113 milioni di euro nel 2023 per influenzare la politica europea

Secondo uno studio di Corporate Europe Organisation, i soldi spesi sono in aumento rispetto agli anni passati: dai 97 milioni del 2021 si arriva ai 113 milioni del 2023.

40 di questi milioni appartengono, solo loro, ai colossi digitali, dove in cima alla classifica troviamo Meta con 8 milioni, seguita da Apple, Google, Microsoft, Amazon e Qualcomm. Il resto della spesa proviene invece da aziende più piccole, che spendono in media meno di 200 mila euro annui.

Meta e Apple sono anche le due aziende che, fra tutte le aziende di qualsiasi settore, hanno speso più soldi in assoluto (grafico qui)

https://corporateeurope.org/en/2023/09/lobbying-power-amazon-google-and-co-continues-grow

#Risorse #Politica
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⚖️ La no profit Noyb presenta un reclamo contro Meta per aver adottato il sistema "Pay or Okay" cioè paga o accetta

Secondo Schrems, questo sistema è illegale perché la legge europea acconsente al trattamento dati solo se l'utente lo accetta di propria volontà - con la libertà di rifiutarlo.

Inoltre, tramite questi sistemi il diritto alla privacy viene negato a chi non può permettersi di pagare. In Italia alcune testate giornalistiche come Repubblica e Huffpost hanno adottato il paga o accetta.

https://noyb.eu/it/noyb-files-gdpr-complaint-against-meta-over-pay-or-okay

#Notizia #Privacy #Legge
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🇵🇸 Habsora, l'IA di Israele che decide chi deve essere uccisə in Palestina

"Nulla succede per caso. Quando una bambina di 3 anni muore nella sua abitazione a Gaza è perché qualcunə nell'esercito ha deciso che non sarebbe stata una grande perdita - un prezzo da pagare per colpire un altro bersaglio". Così commenta una fonte dei servizi segreti israeliani alla testata palestinese +972.

Decretare i bersagli è un processo oneroso; tuttavia, l'impiego nell'attuale conflitto del sistema Habsora, sistema alimentato in gran parte dall'intelligenza artificiale, permette di generarne in modo pressoché automatico, e a una velocità mai vista.

Se si calcola che i canoni per un bersaglio prevedono di bombardare un intero edificio con civili dentro se c'è un*esponente di Hamas nei dintorni, quello che Habsora produce è - citando un ex membro dei servizi segreti israeliani - "una fabbrica di sterminio di massa". Ben distante, insomma, dagli auspici di questi giorni del Pontefice, che ha esortato a un utilizzo dell'IA per la pace nel mondo

https://www.972mag.com/mass-assassination-factory-israel-calculated-bombing-gaza/

#Notizia #IA
@EticaDigitale
🇵🇱 Un gruppo di hacker scopre che alcuni treni in Polonia si guastano se vengono parcheggiati all'interno di officine non convenzionate

Serwis Pojazdów Szynowych (SPS), un'officina di riparazione, stava disperatamente cercando di scoprire quale fosse la causa di un guasto che ha portato allo spegnimento di numerosi treni, causando disagi a corrieri e passeggeri. Decidono quindi di ingaggiare Dragon Sector, un gruppo di hacker che, dopo due mesi di analisi, ne scopre la causa: uno spegnimento forzato ogni volta che il treno veniva parcheggiato in determinate zona della Polonia, corrispondenti a riparatori indipendenti. Grazie a questa analisi, è stato inoltre scoperto che il treno non partiva se i pezzi di ricambio non erano approvati dalla casa madre e che in alcuni casi era possibile bloccare il treno a distanza.

Queste pratiche di mercato, già note a chi si occupa di diritto alla riparazione, hanno portato a delle polemiche verso la casa produttrice, Newag; che in risposta ha negato ogni accusa, insistendo che qualcunə avesse manomesso il software di controllo, minacciando di fare causa sia a SPS che al gruppo hacker. Tuttavia, come nota in un cinguettio il ministro polacco degli affari digitali, tutta l'evidenza dà torto alla casa produttrice.

https://arstechnica.com/tech-policy/2023/12/manufacturer-deliberately-bricked-trains-repaired-by-competitors-hackers-find/

#Notizia #Ecologia #Autodeterminazione
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Forwarded from Game of Tech
🗞️ Il New York Times ha fatto causa a Microsoft e OpenAI, la società che ha sviluppato il chabot ChatGPT, accusandole di violazione del copyright e della proprietà intellettuale. Lo riporta la Cnbc.

Il Nyt sostiene che le due società abbiano sfruttato, senza permesso, i suoi contenuti per creare i loro prodotti di intelligenza artificiale, compresi i chatbot ChatGPT e CoPilot.

https://www.huffingtonpost.it/economia/2023/12/27/news/il_new_york_times_dichiara_guerra_a_chatgpt_fa_causa_a_microsoft_e_openai_danni_per_miliardi-14719701/
🌍 Il capitalismo del redditiere: perché possedere e usufruire in streaming non è la stessa cosa

La digitalizzazione ha facilitato l'accesso a prodotti culturali, riducendo l'utilizzo di risorse materiali, e di conseguenza gli sprechi. Tuttavia, ci sono anche rilevanti conseguenze: per esempio, recentemente Playstation ha cancellato l'accesso ai contenuti Discovery che i suoi utenti avevano acquistato regolarmente, ma perché ciò è possibile?

Stiamo passando da un'economia di prodotto, dove ad esempio comprando un libro lo possediamo, ad un'economia di servizio, dove il libro ci viene solo concesso in licenza. Questo modello viene chiamato "capitalismo del redditiere"; la rendita economica avviene non tanto dalla vendita del prodotto, quanto dal possederne i diritti di distribuzione.

Come argomenta il critico cinematografico Brody, la visione di film e serie tv, mediata unicamente dalla piattaforma, ci lascia con una sensazione di invadenza e di sorveglianza, ma anche di precarietà. Molti prodotti culturali, infatti, esistono solo in formato digitale, la cui distribuzione è gestita da piattaforme che - per aumentare il profitto - archiviano selettivamente solo alcuni dati, rendendo irrecuperabili certi prodotti. Per questo motivo, possedere una collezione di supporti fisici è un atto «essenzialmente politico», perché consente ad un prodotto di continuare ad esistere, indipendentemente dall'incuria dei redditieri.

https://www.ilpost.it/2024/01/06/cultura-streaming-digitale

#Riflessione #Sorveglianza #Autodeterminazione
@EticaDigitale
🇫🇷 La Francia ha multato Amazon per 32 milioni di euro, circa il 3% del fatturato dell'azienda nel paese

La Commissione nazionale dell’informatica e della libertà (CNIL) ha emesso una sanzione alla Amazon France Logistique per aver monitorato eccessivamente lɜ dipendenti, violando tra le altre cose il regolamento europeo sulla privacy. I motivi sono stati tre:

👉 Gli indicatori che misurano per quanto tempo lə dipendente si prende una pausa;
👉 Il sistema che segnala lə dipendente se il tempo di scansionamento tra un pacchetto e l'altro è inferiore a 1,25 secondi;
👉 I dati raccolti dal sistema sono mantenuti per troppo tempo, 31 giorni. Inoltre è stato contestato il doppio uso: migliorare la produttività del magazzino e monitorare (ed eventualmente licenziare) ogni singolə lavoratorə.

https://www.startmag.it/economia/la-francia-bacchetta-amazon-per-eccessivo-controllo-dei-dipendenti/

#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
🇮🇹 Sari Real Time, il sistema di sorveglianza con riconoscimento facciale progettato per lo Stadio Olimpico di Roma

Sari funziona tramite delle telecamere che riprendono il volto delle persone, in tempo reale, e poi lo confrontano con quello di una lista di persone bandite dallo stadio (DASPO).

Ad aprile 2021 il Garante della Privacy ha annunciato che il sistema di riconoscimento facciale in tempo reale non può essere usato, in quanto sistema di sorveglianza di massa indiscriminato. Nello stesso anno, il Parlamento ha approvato una moratoria che ha vietato l'uso di questi sistemi fino al 2025. Per capire se in futuro diventeranno illegali o meno, bisognerà aspettare il testo finale della nuova legge europea sulle intelligenze artificiali (AI Act).

Numerosi sono i casi esteri di persone che vengono segnalate erroneamente da questi sistemi, con conseguenti danni anche reputazionali. Nei casi in cui i dati sono pubblici, come nella città di New Orleans, è possbile verificare che l'efficacia di questi sistemi è troppo bassa e porta ad usi sproporzionati sulle persone nere.

https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-stadio-olimpico-roma-riconoscimento-facciale/

#Notizia #Sorveglianza #IA #Privacy
@EticaDigitale
🇵🇸 No Tech for Apartheid: la campagna contro gli aiuti di Google e Amazon all'esercito israeliano

No Tech For Apartheid è stata lanciata da più di mille lavoratorɜ di Amazon e Google, e supportata da organizzazioni di palestinesi ed ebreɜ statunitensi che sono contrarie all'apertheid a Gaza. Il loro obiettivo è quello di far ritirare i due giganti tecnologici (Amazon e Google) dal Progetto Nimbus; ovvero l'accordo firmato tra Amazon, Google e il governo israeliano, che prevede la fornitura di servizi di computazione cloud e tecnologie di intelligenza artificiale alle forze armate.

Tali tecnologie sono usate nelle operazioni di sorveglianza e repressione che la popolazione palestinese subisce, e che subiva già prima dell'attuale genocidio. Sul sito della campagna, alcunɜ studenti palestinesi raccontano le discriminazioni subite: se vivi a Gaza ti devi accontentare di connessioni 2G o 3G (mentre in Israele si parla di 5G), non puoi acquistare app nel Play Store, né memoria aggiuntiva su Google Drive. Come è già noto, infine, sui social le voci del popolo palestinese vengono periodicamente censurate oppure nascoste dall'algoritmo.

https://www.notechforapartheid.com/

#Notizia #Sorveglianza #Attivismo #IA
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🌍 Com'è cambiato Il movimento per il libero accesso alle informazioni

L'Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente ordinato la chiusura di Anna's Archive, una libreria online che offre accesso gratuito, ma illecito, a libri e contenuti accademici e culturali, aggiungendosi ad altri archivi bloccati nel corso degli anni. Questi archivi digitali, noti anche come librerie ombra, fungono da piattaforme che consentono l'accesso gratuito a contenuti protetti da diritto d'autore o difficili da ottenere legalmente - come gli studi scientifici e l'editoria accademica.

Il movimento che ha portato alla creazione di questi archivi è quello per il libero accesso alle pubblicazioni accademiche. Tuttavia, oggi questo movimento ha perso slancio a causa di vari motivi: pesanti sanzioni, mancanza di ricambio generazionale, centralizzazione dei contenuti su poche piattaforme, predominanza dei dispositivi mobili rispetto ai computer, e dopaminizzazione (spazi digitali sempre più progettati per trattenere lɜ utenti e stimolarlɜ a consumare pubblicità).

Oggi, nonostante la diminuzione di attivistɜ, i risultati delle loro battaglie persistono. Ad esempio, Sci-Hub, archivio di pubblicazioni scientifiche fondato dalla ricercatrice casaca Aleksandra Elbakyan, continua ad essere ampiamente utilizzato, rappresentando una forma di disobbedienza civile contro il sistema di gestione degli accessi alle pubblicazioni scientifiche. Sebbene stiano emergendo modelli legali più accessibili, il dover pagare le riviste scientifiche per accedere agli articoli rimane infatti un grosso ostacolo alla libera circolazione delle informazioni.

https://www.ilpost.it/2024/01/12/fine-guerrilla-open-access/

#Riflessione #Attivismo
@EticaDigitale
📣 Etica Digitale cerca nuovɜ collaboratorɜ per la stesura di riassunti su Telegram o per post su Instagram

✍️ Riassunti: cerchiamo persone che si interessino ai temi che trattiamo, che sappiano e vogliano leggere articoli, che siano in grado di riassumerli in un italiano corretto, comprensibile e inclusivo. Se studiate o avete una formazione umanistica e/o esperienza nella scrittura, ancora meglio!

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🇨🇭 Un'inchiesta rivela come i servizi segreti svizzeri monitorano tutta la rete internet (in nome del terrorismo)

Quando nel 2016 fu revisionata la legge sui servizi di intelligence del Paese, per placare l'opinione pubblica il governo dell'epoca e il capo dei servizi segreti dichiararono che non ci sarebbe stata una sorveglianza generalizzata dellɜ cittadinɜ, e che la legge si sarebbe applicata solo alle persone risiedenti al di fuori del confine elvetico.

Tuttavia, dai documenti e le ricerche fatte da Republik, risulta che:
1. il traffico internet dellɜ cittadinɜ svizzerɜ è stato letto e analizzato, con tanto di archiviazione dei dati per ricerche successive
2. i tre grandi fornitori di rete (Sunrise, Swisscom e Salt) sono obbligati dalla legge a monitorare e inviare i dati ai servizi segreti
3. l'intercettazione avviene tra mail e chat private, basandosi su alcune parole chiave come nomi di persone, aziende, numeri di telefono e parole cercate sui motori di ricerca

In loro difesa, i servizi segreti avevano dichiarato al Tribunale Federale Amministrativo che sono in grado di monitorare solo il traffico che parte dalla Svizzera e che arriva in una specifica regione (ad esempio la Siria). Tuttavia, l'ingegnere Fredy Künzler smentisce questa affermazione, perché internet non funziona così: il traffico è dinamico e muta nel tempo, ovvero ciò che oggi può puntare in Siria, domani potrebbe puntare su un'altra area del mondo.

Sempre dal Tribunale risale la dichiarazione dell'attuale direttore dei servizi segreti, Christian Dussey; che, nel rispondere alla causa intentata nel 2016 da un gruppo di attivistɜ, giornalistɜ e avvocatɜ, che accusa la legge di violare il diritto della tutela delle fonti e del segreto professionale, ha affermato che nessuna comunicazione tra un`giornalista e la sua fonte è stata monitorata dal 2017. Con il problema che, per fare un'affermazione del genere davanti al tribunale c'è solo un modo: aver revisionato il contenuto di tutte le chat e le mail setacciate.

https://www.republik.ch/2024/01/09/der-bund-ueberwacht-uns-alle

#Notizia #Sorveglianza #Legge
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🤖 All'IA basta il tuo nome per sapere se (non) sei portatə per il lavoro

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel processo di selezione del personale è una tendenza in forte crescita. I dipartimenti di risorse umane non generano profitto per le aziende, trovandosi così costantemente sotto pressione per ridurre le spese. Una possibile soluzione ideale è l’utilizzo di strumenti come GPT: un’IA sviluppata da OpenAI, capace di "comprendere" e generare testi in maniera sorprendentemente umana.

Tuttavia, uno studio condotto da Bloomberg ha rivelato che GPT discrimina lɜ candidatɜ basandosi esclusivamente sui loro nomi, evidenziando come tali pregiudizi di genere e origine etnica siano influenzati dalla natura del lavoro ambito. Ad esempio, nomi maschili sono svantaggiati nelle risorse umane, mentre nomi femminili afroamericani sono penalizzati nell'ingegneria informatica.

Sebbene OpenAI consigli di adottare misure preventive, come oscurare i nomi dai CV prima della loro valutazione, e vieti l'uso di GPT per assunzioni totalmente automatizzate (senza intervento umano), l'azienda non proibisce l'uso di GPT per creare analisi che assistano nel reclutamento.

Nella pratica, però, ciò si traduce in reparti di risorse umane che spesso si affidano all'IA per scremare grandi mole di curriculum, concentrandosi poi solamente sui migliori selezionati. Senza che, in tutto ciò, sia chiaro allə candidatə il motivo per cui non è statə assuntə.

https://www.bloomberg.com/graphics/2024-openai-gpt-hiring-racial-discrimination/

#IA #lavoro
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🇫🇷  In Francia hanno riconosciuto legalmente una licenza libera (con tanto di multa salata)

Dalla fine degli anni '80 la maniera in cui il software libero viene condiviso e utilizzato è regolamentata da "licenze". Una licenza stabilisce un insieme di regole che delineano ciò che è permesso o vietato fare con il programma in questione.

Nel 2005, in Francia, una grande azienda, Orange SA, ha utilizzato del software libero senza adempiere però alla licenza associata. Grazie a questo programma (una sorta di SPID francese) era possibile gestire gli accessi ai servizi online tramite un'identita digitale, e Orange SA l'ha usato per costruire un sito web dove cittadine e cittadini potevano interfacciarsi ai servizi pubblici.

È quindi dal 2010 che si protrae la diatriba legale, con diversi giudici nell'analisi delle specifiche violazioni commesse. Inizialmente, la vicenda è stata trattata come una violazione del diritto d'autore, ma dopo un'attenta revisione si è arrivatɜ a un riconoscimento più accurato e specifico: si tratta di violazione della licenza.

Il 14 febbraio 2024, la Corte d'Appello di Parigi ha emesso una sentenza che ha legalmente riconosciuto la violazione della licenza da parte di Orange, imponendo all'azienda di pagare una somma considerevole: 500 mila euro per il risarcimento e 150 mila euro per i danni morali.

Questo caso sottolinea l'importanza delle licenze libere non solo come strumento di tutela dell’etica delle tecnologie, ma anche come entità legale riconosciuta e protetta dalla legge.

https://heathermeeker.com/2024/02/17/french-court-issues-damages-award-for-violation-of-gpl/

#SoftwareLibero #Legge #Notizia
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🚗 Nissan comunica un mese prima che disattiverà le app delle prime auto elettriche

Le prime auto elettriche di Nissan strizzavano l'occhio allɜ appassionatɜ di tecnologia, garantendo funzionalità che oggi ci sembrano fondamentali, come la connessione tramite app. Tuttavia, proprio questa funzionalità verrà ora meno in circa 3000 veicoli Nissan (principalmente Leaf ed e-NV200 prodotti prima del 2016), in quanto utilizzano un sistema di rete (2G) che verrà spento alla fine del decennio per lasciar più spazio al 5G.

Lo spegnimento della rete 2G senza soluzioni di continuità è un problema di non poco conto che tocca più ambiti del settore tecnologico; tuttavia il premere sull'acceleratore di Nissan non è d'aiuto: l'azienda ha rimosso il supporto già dal 1° aprile 2024, circa 5 anni prima dello spegnimento stimato da Paesi come l'Italia e il Regno Unito (altri sono invece più prossimi). E proprio nel Regno Unito viene denunciato il poco preavviso da parte dell'azienda, che ha mandato una mail al riguardo solo un mese prima.

Nissan ha sottolineato che tutte le azioni legate all'app potranno comunque essere svolte dall'interno del veicolo, ma ciò non ha placato l'ira dellɜ acquirenti; che lamentano avere ora meno servizi rispetto a quelli per cui hanno pagato.

https://www.bbc.com/news/technology-68426263

#Notizia #Ecologia #Autodeterminazione
@EticaDigitale
2024/04/18 19:07:42
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