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«la sala Stabat Mater dell’Archiginnasio stracolma per il ventennale di Q. Chi c’era la ricorderà finché campa». L’ha scritto poco fa Wu Ming, ed è così. C’eravamo anche noi, c’erano alcuni di noi: era il 4 giugno 2019, un martedì. All’inizio dell’incontro, prima che prendessero la parola Adriano Prosperi e Carlo Ginzburg, Luca Di Meo aveva letto l’incipit del romanzo: Wu Ming 3 aveva letto l’incipit del romanzo. Luca leggeva spesso l’incipit del romanzo, tanto che nella memoria di molte e molti di coloro che hanno un rapporto profondo con quel libro, le parole «nell’affresco sono una delle figure di sfondo…» hanno la voce di Luca. Molte delle cose che Luca scriveva, in effetti, sembravano accordate al suono di quell’incipit. Il «Di Meo touch» era riconoscibilissimo: anche nelle pieghe delle più sciolte (o delle più concitate) discussioni in rete: la L con cui firmava i suoi pezzi nemmeno serviva, perché la firma di Luca era il suo stile; la sua vera identità, l’unica identità che conti davvero qualcosa. La dote per cui lo si sta ricordando in queste ore, infatti, è il talento, «il talento purissimo». Anche modellare un alter ego social memorabile, Il Mentalista, autore di espressioni di culto nella nostra bolla, un turpiloquio creativo, comico e liberatorio, anche quello era talento: anche quello era stile, anche quello dev’essere ricordato, come stanno facendo in tante e tanti, negli ambienti online che aveva frequentato. Chi ha detto che lo stile debba essere solo il registro lirico? Registro che, comunque, Luca possedeva al massimo grado.
Q è «il romanzo che ci avrebbe cambiato la vita», ha scritto ancora Wu Ming. L’ha cambiata anche a noi: è una delle ragioni per cui siamo qui, a fare quello che facciamo. Uno dei compagni che l’hanno scritto adesso non c’è più. Con l’amore degli insorti l’abbiamo amato, e ora lo salutiamo.
Tra un paio di settimane “La morte, la fanciulla e l’orco rosso” si rimette sulle strade, Nicoletta Bourbaki riprende il giro di presentazioni: una è già stata fissata (qui a seguire i dettagli), qualche altra è in via di definizione. Chi volesse organizzare una presentazione del libro può contattarci scrivendo a [email protected]: gli inviti sono ben graditi, in particolare nelle regioni meridionali che ancora non sono state toccate da nostre presentazioni.

Presto, dunque, ci vediamo qui:

Mercoledì 15 novembre 2023
Castiglione delle Stiviere (MN)

Ore 21:00 — Arci Dallò (ingresso con tessera Arci)
Piazza Ugo Dallò, 4.
Da alcuni giorni è nelle librerie il libro di Luca Casarotti L’antifascismo e il suo contrario (Edizioni Alegre). Luca è membro del nostro gruppo di lavoro, ed è tra gli autori e le autrici di La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il suo pamphlet è frutto di riflessioni fatte insieme, di confronti e di percorsi comuni.
Per segnalare la pubblicazione abbiamo deciso di estrarne e pubblicarne un capitolo, il 21, che si apre proprio con il racconto di un aneddoto su una presentazione di La morte, la fanciulla e l’orco rosso e dice qualcosa del senso del nostro lavoro di questi anni.
Buona lettura!

https://nicolettabourbaki.medium.com/lantifascismo-e-il-suo-contrario-di-luca-casarotti-251b83955d89
Questa settimana saremo a Imperia – ospiti dell'Associazione Michele De Tommaso – per parlare del caso Ghersi e del metodo che seguiamo per affrontare le narrazioni antipartigiane e i falsi resoconti storici.
L’appuntamento è per venerdì 12 gennaio, ore 16:30, alla Biblioteca civica di Imperia (Piazza E. de Amicis, 7).
Vi aspettiamo.
https://nicolettabourbaki.medium.com/calendario-presentazioni-la-morte-la-fanciulla-e-lorco-rosso-95acbf253ee1
Una breve nota sul nostro Medium per segnalare un articolo di Luca Manucci, pubblicato su Jacobin, utile perché avvia una nuova ricognizione del campo di battaglia memoriale su cui Nicoletta Bourbaki si batte da oltre un decennio.
Buona lettura.
https://nicolettabourbaki.medium.com/cannibal-holocaust-la-memoria-della-seconda-guerra-mondiale-e-della-shoah-divora-se-stessa-f8aa62fa9b41
Si avvicina la data della presentazione portoghese di "La morte, la fanciulla e l'orco rosso", a Lisbona. Piena libreria, la libreria italiana ospite, ha iniziato a far circolare la locandina dell'evento: ci fa piacere condividerla con chi ci segue qui, riportando anche i dettagli della presentazione.

Venerdì 15 marzo 2024
Lisbona
Ore 18:30
— Piena Libreria
Rua Cavaleiro de Oliveira, 51B
(Posti limitati, iscrizioni scrivendo a [email protected])
Come avevamo segnalato, lo scorso 15 marzo si è tenuta a Lisbona una presentazione di “La morte, la fanciulla e l’orco rosso”. Una settimana prima si sono svolte le elezioni politiche portoghesi, con risultati che hanno segnato uno slancio a destra (estrema) del tutto nuovo per il Portogallo. La presentazione di Nicoletta Bourbaki in terra lusitana ha offerto l’occasione di allacciare i temi del libro all’attualità politica portoghese. Ne abbiamo scritto brevemente per introdurre la registrazione audio della presentazione: tutto disponibile seguendo il link.
Buon ascolto!

https://medium.com/@nicolettabourbaki/la-morte-la-fanciulla-e-lorco-rosso-a-lisbona-leggende-antipartigiane-nostrane-e-attualit%C3%A0-9c90d8a58cca
Per l'ottantesimo anniversario dell'azione di via Rasella e dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, è apparso sul sito di "Jacobin" un breve articolo di Salvatore Talia – componente di Nicoletta Bourbaki – che riafferma le ragioni di un atto di guerriglia partigiana e ripercorre le tappe di una lunga mistificazione operata da moderati e neofascisti.

https://jacobinitalia.it/difendere-la-memoria-dal-conformismo/
La figura di Norma Cossetto è sempre stata centrale nella memorialistica dei nostalgici della repubblica di Salò; inopinatamente, negli ultimi anni è diventata centrale anche nella religione civile della repubblica nata dalla resistenza antifascista. Tenere insieme fascismo e antifascismo tuttavia è un gioco delle tre carte che richiede una certa dose di spregiudicatezza nel maneggiare il passato.
Un’ossessiva diceria, ad esempio, descrive Concetto Marchesi – latinista, rettore antifascista dell’Università di Padova durante l’occupazione tedesca, deputato del Pci, membro della Costituente – come mentore di Norma Cossetto e promotore della sua laurea ad honorem postuma. Per vedere se le cose sono andate davvero così, abbiamo consultato i documenti d’archivio dell’Università di Padova. La risposta è stata un secco no. Ma quel no era solo l'inizio di una catena di ulteriori scoperte. Per questo, a distanza di cinque anni dalle prime tre puntate della nostra inchiesta su Norma Cossetto, abbiamo deciso di pubblicarne altre due.
Cominciamo, oggi, con i miti e le bugie intorno all’assegnazione della laurea, interrogandoci anche su cosa significa l’autorevolezza delle fonti.

https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/fantasy-norma-cossetto-4-bugie-sulla-laurea/
Nicoletta Bourbaki pinned «La figura di Norma Cossetto è sempre stata centrale nella memorialistica dei nostalgici della repubblica di Salò; inopinatamente, negli ultimi anni è diventata centrale anche nella religione civile della repubblica nata dalla resistenza antifascista. Tenere…»
La prossima presentazione di "La morte, la fanciulla e l'orco rosso" si terrà la vigilia del 25 Aprile nel bergamasco. Ecco i dettagli:

Mercoledì 24 aprile 2024
Mozzo (BG)
Ore 20:45
— Biblioteca Comunale “Sandro Pertini”
Via Orobie, 1.

Per l'occasione abbiamo risposto ad alcune domande: la breve intervista si può leggere a questo link (facebook).
Venerdì 26 aprile saremo invece ad Arcevia (AN), su invito della sezione ANPI locale, in occasione delle commemorazioni per l’80° anniversario dell’eccidio nazifascista di Monte Sant’Angelo di Arcevia.
La presentazione si terrà presso il Centro culturale San Francesco (corso Giuseppe Mazzini, 64) alle 21:00.
Nel 1943 l'intera famiglia Cossetto mette nero su bianco che Norma Cossetto è stata catturata il 2 ottobre di quell'anno.
Nel 1948 sua sorella Licia lo ribadisce di proprio pugno in una comunicazione all'Università di Padova. Diversi testimoni – alcuni di loro parenti di persone catturate insieme a Norma – dichiarano la stessa cosa in un Atto notorio, sempre indirizzato all'ateneo.
Sono fonti primarie e coeve, non smentite da alcuna successiva acquisizione documentale.
Se ne deduce che Norma Cossetto resta prigioniera dei partigiani per soli tre giorni – dal 2 alla notte tra il 4 e il 5 ottobre – in buona parte occupati da spostamenti.
Eppure in tutte le ricostruzioni della vicenda si dice che fu catturata una settimana prima, il 26 settembre 1943.
Tutte le derive splatter, i ricami orrorifici, i dettagli morbosi aggiunti alla storia  – senza alcun riscontro nelle fonti – si svolgono in una "settimana fantasma", in giorni in cui, in realtà, Norma Cossetto è ancora libera.
Retrodatare di una settimana crea uno spazio dove inserire sempre più «incontrollate fantasie», e aiuta a cancellare il contesto, a occultare quel che sta succedendo in Istria in quei giorni. Perché intorno alla vicenda Cossetto c'è la storia.
Di tutto questo parliamo nella quinta puntata della nostra inchiesta. https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/fantasy-norma-cossetto-5-cambiare-le-date/
Nicoletta Bourbaki pinned «Nel 1943 l'intera famiglia Cossetto mette nero su bianco che Norma Cossetto è stata catturata il 2 ottobre di quell'anno. Nel 1948 sua sorella Licia lo ribadisce di proprio pugno in una comunicazione all'Università di Padova. Diversi testimoni – alcuni di…»
In questo fine settimana siamo in Salento per presentare "La morte, la fanciulla e l’orco rosso".

Sabato 4 maggio 2024
Salve (LE)
Ore 18:30
— Arci Cassandra
Piazza Concordia, 27.

Domenica 5 maggio 2024
Lecce
Ore 20:30
— Spazio socialeZei
Corte dei Chiaramonte, 2.

Buon Primo maggio!
Il 3 maggio a Carpi è andato in onda l'ennesimo episodio della serie «La memoria condivisa». Una giunta ”progressista”, guidata da un sindaco iscritto all'ANPI «dall'età di 16 anni», ha intitolato un giardino pubblico a Norma Cossetto – simbolo del collaborazionismo con l'occupante nazista –, starring Roberto Menia, qui ritratto in una sua famosa esibizione. Ne parliamo su Medium. Buona lettura.

https://nicolettabourbaki.medium.com/carpire-la-memoria-il-sindaco-la-martire-la-riscossa-del-collaborazionismo-638836f5d1db
Nicoletta Bourbaki pinned «Il 3 maggio a Carpi è andato in onda l'ennesimo episodio della serie «La memoria condivisa». Una giunta ”progressista”, guidata da un sindaco iscritto all'ANPI «dall'età di 16 anni», ha intitolato un giardino pubblico a Norma Cossetto – simbolo del collaborazionismo…»
All’interno di un percorso di ricerca su fascismo e antifascismo, il Centro riforma dello stato ha ospitato giovedì 23 maggio la relazione di Benedetta Pierfederici, in dialogo con Lorenzo Teodonio, dal titolo “La destra e l’uso pubblico della storia”. Benedetta – che fa parte di Nicoletta Bourbaki fin dagli albori del progetto e che ha contribuito in maniera determinante alla stesura di “La morte, la fanciulla e l’orco rosso” – ha ripreso e sviluppato il tema delle narrazioni antipartigiane e la riflessione sulla loro tipizzazione.
L’intervento è disponibile per essere riascoltato a questo link.
2024/05/31 15:11:22
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