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IT-Alert ⚠️ L'emergenza non va mai a dormire!

IT-Alert è il nuovo sistema di allarme pubblico che invia notifiche dirette ai telefoni cellulari di una specifica area geografica. Nasce con lo scopo di favorire misure di auto-protezione ed è finalizzato a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni su possibili situazioni di pericolo in gravi emergenze o catastrofi in atto. Attualmente, IT-Alert è in fase di test. I messaggi in questione si ricevono anche se il telefonino è in modalità aereo o senza copertura in quanto si basa sulla tecnologia broadcast che è diversa da quella sms o internet. Tale servizio si può disattivare nelle impostazioni del proprio cellulare.

Ora, il problema secondo me non è il servizio in sé, che anzi ben venga, in quanto potrebbe essere estremamente utile, il punto è sempre lo stesso… ovvero chi lo gestisce e per quali motivi.

Perché scusate ma potrebbe essere lecito pensare che si tratta dell’ennesima ingerenza delle istituzioni nei confronti della sfera privata dei cittadini nonché, dell’ennesimo strumento per alimentare una sorta di strategia della tensione continua. Lo vediamo ogni giorno sui mass media, ormai (secondo loro) si vive in un’emergenza quotidiana e perenne per qualsiasi cosa. 😱
Ci mancava solo il nostro cellulare, attraverso il quale ora ce lo potranno ricordare anche di notte, mentre dormiamo.

Ma queste sicuramente sono solo illazioni di un malpensante sospettoso che si continua a chiedere quando la finiranno di prenderci per i fondelli e inizieranno a darsi da fare per la messa in sicurezza del territorio e la vera prevenzione.

In realtà, ai piani alti pensano al nostro bene, come sempre, e anche questa splendida iniziativa è per salvaguardare le nostre vite. 🦄

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IT-Alert ⚠️ L'emergenza non va mai a dormire!

IT-Alert è il nuovo sistema di allarme pubblico che invia notifiche dirette ai telefoni cellulari di una specifica area geografica. Nasce con lo scopo di favorire misure di auto-protezione ed è finalizzato a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni su possibili situazioni di pericolo in gravi emergenze o catastrofi in atto. Attualmente, IT-Alert è in fase di test. I messaggi in questione si ricevono anche se il telefonino è in modalità aereo o senza copertura in quanto si basa sulla tecnologia broadcast che è diversa da quella sms o internet. Tale servizio si può disattivare nelle impostazioni del proprio cellulare.

Ora, il problema secondo me non è il servizio in sé, che anzi ben venga, in quanto potrebbe essere estremamente utile, il punto è sempre lo stesso… ovvero chi lo gestisce e per quali motivi.

Perché scusate ma potrebbe essere lecito pensare che si tratta dell’ennesima ingerenza delle istituzioni nei confronti della sfera privata dei cittadini nonché, dell’ennesimo strumento per alimentare una sorta di strategia della tensione continua. Lo vediamo ogni giorno sui mass media, ormai (secondo loro) si vive in un’emergenza quotidiana e perenne per qualsiasi cosa. 😱
Ci mancava solo il nostro cellulare, attraverso il quale ora ce lo potranno ricordare anche di notte, mentre dormiamo.

Ma queste sicuramente sono solo illazioni di un malpensante sospettoso che si continua a chiedere quando la finiranno di prenderci per i fondelli e inizieranno a darsi da fare per la messa in sicurezza del territorio e la vera prevenzione.

In realtà, ai piani alti pensano al nostro bene, come sempre, e anche questa splendida iniziativa è per salvaguardare le nostre vite. 🦄

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BY Matteo Gracis


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In general, many financial experts support their clients’ desire to buy cryptocurrency, but they don’t recommend it unless clients express interest. “The biggest concern for us is if someone wants to invest in crypto and the investment they choose doesn’t do well, and then all of a sudden they can’t send their kids to college,” says Ian Harvey, a certified financial planner (CFP) in New York City. “Then it wasn’t worth the risk.” The speculative nature of cryptocurrency leads some planners to recommend it for clients’ “side” investments. “Some call it a Vegas account,” says Scott Hammel, a CFP in Dallas. “Let’s keep this away from our real long-term perspective, make sure it doesn’t become too large a portion of your portfolio.” In a very real sense, Bitcoin is like a single stock, and advisors wouldn’t recommend putting a sizable part of your portfolio into any one company. At most, planners suggest putting no more than 1% to 10% into Bitcoin if you’re passionate about it. “If it was one stock, you would never allocate any significant portion of your portfolio to it,” Hammel says.

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